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ERACLITO E LA POTENZA DELL'ANIMA

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  L’umano pensa l’ascesi, cioè il distacco dal mondo, per superare l’inefficienza relativa che caratterizza l’esistenza materiale. La realtà, in quanto sede dell’impotenza, non conta nulla per chi cerca la potenza assoluta. L’asceta è il potente e viceversa. Dove avviene l’elevazione? Qual è la sede dell’abbandono delle sedi? Come si chiama il non-luogo che emenda tutti gli errori del luogo? Che nome ha, nel potente, la possibilità di conseguire la potenza, altrimenti impossibile? Anima. Essa, a differenza di qualsiasi entità concretamente esistente, non ha limiti: “Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo intera la via, tu potresti mai trovare i confini dell’anima: così profondo è il suo logos ” (DK22B45). Così Eraclito, dei cui frammenti questo articoletto vuole essere un commento. Il logos , il principio esplicativo e legislativo dell’anima, è insondabile. Diremmo, in altri termini: l’anima, il presupposto della potenza ascetica, è inspiegabile, poiché non ammette al...